Siamo partiti da un piccolo razzomodello di 300 grammi, alto 60 cm e dal diametro di 2,9 cm, di nome Giorgio 1 lanciato con un motore C a meno di 100 metri di altezza. Ospitava al suo interno una rudimentale avionica basata su un arduino nano ed imu a basse frequenze di campionamento e di clock del processore. Lo scopo era testare la capacità di riconoscere le fasi del volo del razzomodello e riuscire a ricostruire velocità e traiettoria a partire dai dati grezzi di accelerazione e velocità angolare in fase successiva di post analysis per permetterci di ricavare anche dati più accurati sull’efficienza aerodinamica dei componenti usati. Purtroppo i dati prodotti non erano facilmente analizzabili, ma ci è stato di lezione per implementare lo sviluppo di un’avionica e strutture più sofisticate per i successivi razzomodelli.